Cons. Stato Sez. VI, 16 gennaio 2014 n. 148

In materia di controlli successivi del GSE per l’attribuzione di incentivi e per l’eventuale applicazione di sanzioni previste dalla normativa, a fronte di dubbi di carattere qualificatorio, l’interprete debba tenere anche in adeguata considerazione le gravissime conseguenze che per l’impresa può sortire l’adesione a una o all’altra delle opzioni interpretative in astratto parimenti plausibili. Conseguentemente, dovrà restare esente dalle più gravi conseguenze sanzionatorie l’operatore il quale abbia incolpevolmente commesso un (ipotetico) errore di qualificazione del fatto potenzialmente foriero di responsabilità a fronte di una fattispecie oggettiva non sufficientemente chiara nei suoi elementi costitutivi. Si tratta, del resto, di un mero corollario del principio di tassatività espressamente richiamato anche dall’ordinamento comunitario in relazione ad ipotesi sanzionatorie che rivengano nella violazione delle disposizioni di quell’ordinamento la propria scaturigine


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